Europa, come rilanciare l’occupazione grazie alla sostenibilità

L’emergenza sanitaria e la crisi economica che hanno investito l’Europa non solo hanno avuto un impatto pesantissimo nel breve periodo, ma hanno messo in discussione l’organizzazione stessa della società, delle relazioni economiche e del lavoro, anche nel medio e lungo periodo. 

Non è ancora possibile stabilire in quale misura il nostro futuro sarà condizionato da quanto avvenuto in questi mesi, ed in quale misura le nuove forme di organizzazione dell’attività economica modificheranno in maniera permanente il nostro modo di vivere e di lavorare. A questi quesiti dovrà rispondere l’intervento dell’Unione Europea e dei governi nazionali, utilizzando le opportunità offerte dal Next Generation EU e tutti gli strumenti messi in campo.

È stato presentato in un webinar il 20 aprile scorso, lo studio “Europa 2020: Dalla pandemia alla nuova occupazione. Come ripensare i valori e ripartire dallo sviluppo sostenibile per la crescita economica” con Paola Nicoletti, Ricercatrice INAPP e autrice del volume, e Francesco Timpano, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Lo studio rappresenta uno strumento utile per i futuri manager che volessero impegnarsi nell'applicazione della Corporate social responsibility e della sostenibilità in azienda. 

Le competenze saranno essenziali, in un prossimo futuro, per garantire la competitività delle imprese e l'occupabilità dei lavoratori: modifiche strutturali come la globalizzazione e l’evoluzione tecnologica, richiedono infatti skill sempre più elevate e pertinenti per il mercato del lavoro. In quest’ottica la crisi potrà trasformarsi in un’opportunità di cambiamento e in un fattore trainante dell'economia, puntando sulla centralità delle risorse umane. 
La gestione del post-Covid dovrà essere in primo luogo orientata a un cambiamento delle tecnologie e dell’organizzazione del lavoro, che rappresenta uno degli elementi maggiormente critici per il futuro, per supportare il Green Deal europeo, attuando un cambio di paradigma di produzione e consumo, verso l’adozione di modelli sostenibili. 

Lo studio parte dall’attualità, per affrontare un percorso tra passato e futuro, tra luci e ombre dell’Unione Europea. Da un excursus sulla storia della costruzione europea, che ripercorre le difficoltà di un’unione identitaria e politica oggi così evidente, si avvia la prima parte dedicata alla crisi sanitaria, per soffermarsi sulle azioni a tutela della salute come costituzionalmente garantita e sulle relative misure di distanziamento sociale adottate in Italia e in altri paesi dell’Europa e del mondo. 

Poiché la crisi è anche profondamente economica e sociale, la seconda parte è dedicata all’agenda per la ripresa e agli impegni assunti ai diversi livelli, con gli stanziamenti messi in campo, con un affondo sulle diverse misure adottate nel nostro paese, con un’analisi del dibattito in merito all’utilizzo dei vari strumenti finanziari, dal controverso MES a SURE, dai coronabond al Recovery fund-Next generation.