La formazione a distanza diventa un ‘must’: perché le aziende non possono più farne a meno

I fondi interprofessionali si sono già attivati sulle opportunità di ripensare gli strumenti di aggiornamento e upskilling delle competenze professionali e manageriali, passando dalla formazione in presenza, a modalità a distanza. Anche Fondirigenti, nel rispetto delle disposizioni dei D.P.C.M. governativi, ha tempestivamente attivato nuove procedure per supportare le imprese, che vanno dalla condivisione via e-mail delle parti sociali, ad agevolazioni sulla tempistica di presentazione degli interventi in Fad, consentita fino a un giorno prima la data di inizio delle attività, alla firma digitale del Rappresentante Legale su tutta la documentazione (qui maggiori dettagli).


La formazione a ‘distanza’ è destinata a diventare, una modalità corrente da affiancare sempre più alle metodologie più tradizionali. Ma quali sono gli elementi per costruire un intervento davvero efficace? L’accesso a tecnologie digitali è una condizione indispensabile ma non sufficiente. Servono competenze nuove, trasversali ai diversi profili, anche per garantire l’employability nel medio lungo periodo, legate alla capacità di ripensare prodotti e processi, di riorganizzare le attività lavorative, di collaborare in team virtuali, utilizzando gli strumenti di comunicazione. 
Flessibilità e fruibilità degli interventi, costi contenuti, alto grado di personalizzazione, questi i vantaggi più immediati. Un aspetto interessante è il just in time e cioè la possibilità di accedere in qualunque momento all’apprendimento, in spazi virtuali in cui possono interagire diversi profili professionali. 

 

Cosa si intende per Fad

Con il termine Fad si intendono i processi di apprendimento basati sulle tecnologie digitali, nella maggioranza dei casi tramite web. Il fenomeno ha riscosso un interesse particolare soprattutto a partire dal 2011 quando alcune università americane, tra cui Stanford, M.I.T. e Harvard, hanno dato avvio ad iniziative di formazione online di grande impatto, con i Massive Online Open Courses (MOOC). Oggi la formazione a distanza passa quasi al 100% attraverso il web, anche se ha origini più lontane, e può riassumersi nei seguenti prodotti:
1.    MOOCS – sono i corsi gratuiti messi a disposizione delle università (una delle più grosse piattaforme è Coursera);
2.    Corsi e master (strutturati) offerti da scuole di formazione che si basano su piattaforme e sempre più spesso open source come Moodle;
3.    Webinar che prevedono una versione live attraverso appositi software, ma con possibilità di rivedere il tutto anche non in modalità sincrona;
4.    Pillole di pochi minuti da fruire anche e soprattutto via mobile;
5.    Giochi e simulazioni che servono per sviluppare abilità ecc.


Principali soluzioni e tecnologie 

A causa dell’emergenza, la formazione a distanza è entrata oggi con decisione nelle nostre vite e interessa tutti i livelli, dall’istruzione scolastica, alla formazione specialistica. Il life-long learning è uno degli ambiti in cui le prospettive sono più promettenti, i percorsi si distinguono in due categorie: interventi destinati a trasmettere ai dipendenti i valori dell’azienda o conoscenze di interesse comune, o percorsi per aggiornare le competenze specifiche. 
Un elemento di successo è certamente quello di adottare uno user-centered design, vale a dire un approccio che pone il partecipante al centro della progettazione. E’ quindi importante definire il perimetro e gli obiettivi del programma, per valutare metodi e soluzioni tecnologiche ottimali, è possibile realizzare programmi molto efficaci, anche con funzionalità semplici. 
Gli approcci che ad oggi risultano più efficaci sono il blended learning, cioè l’alternanza di formazione online e momenti in presenza, le simulazioni, i giochi e i laboratori virtuali, la possibilità di integrare i percorsi con sessioni operative in azienda. E’ importante impostare una procedura di verifica della qualità dei percorsi e dell’efficacia rispetto agli obiettivi. 

Per quanto riguarda la scelta dell’infrastruttura tecnologica, la gamma di opzioni disponibili sul mercato è estremamente ampia. Si va dalle piattaforme più evolute e più diffuse che integrano già un’offerta di corsi (ad esempio EdX, Udacity, Coursera, ecc...), fino a strumenti e applicazioni che possono essere utilizzati anche per la comunicazione. 
Un aspetto fondamentale è quello di incoraggiare il dialogo tra aziende, centri di formazione, università e mondo della ricerca tecnologica e sviluppo delle competenze, elemento questo da sempre promosso da Fondirigenti. Investire sulla formazione in Fad, può essere un’opportunità importante per promuovere l’eccellenza italiana in alcuni campi e settori aziendali e far conoscere l’offerta universitaria e la formazione di altro profilo. Un’opportunità di cui i dirigenti dovranno farsi interpreti, in futuro, per far crescere le professionalità e garantire alle imprese le competenze giuste per competere.