12
02
2024
Digital and Competences for Energy Transition (DC4ET)
L’intervista alla responsabile del progetto Alessandra Buffa, Innovation Consultant di Fondazione Piemonte Innova e esperta di sostenibilità nelle imprese
Oggi il percorso verso la transizione e la graduale decarbonizzazione costituisce una sfida inequivocabile per il tessuto produttivo, che richiede alle imprese di agire, sperimentando nuove soluzioni per la sostenibilità ambientale. Per supportare le imprese in questo contesto così sfidante, Fondirigenti ha avviato insieme a Fondazione Piemonte Innova il progetto Digital and Competences for Energy Transition (DC4ET), per accompagnare i manager di 20 Pmi piemontesi in un percorso di crescita e confronto sul tema dell’energia.
Scopriamo il progetto DC4ET insieme ad Alessandra Buffa, Innovation Consultant di Fondazione Piemonte Innova. Come nasce il progetto e con quali obiettivi?
L'obiettivo è ambizioso: individuare le leve per abilitare nelle imprese la twin transition, energetica e digitale, partendo dalla convinzione che le sole tecnologie non siano sufficienti per un reale cambio di paradigma. Così, con Fondirigenti e insieme ai nostri partner - Federmanager Torino, Environment Park, Links Foundation e Unione Industriali Torino – abbiamo coinvolto oltre 200 imprese piemontesi in un’indagine sulla consapevolezza in ambito energetico e individuato tre principali aree di interesse: Sicurezza energetica e gestione del rischio, Tecnologie per l’efficienza energetica e Comunità Energetiche Rinnovabili.
Quali sono stati i risultati della indagine?
L'indagine ha messo in luce il grande interesse delle imprese per questo tema, oltre il 70% ritiene la transizione energetica una priorità. Certamente sono anche emerse alcune esigenze delle imprese, in particolare delle PMI.
Quali esigenze avete riscontrato nelle aziende che si approcciano al tema della transizione energetica?
In primo luogo, molte PMI hanno difficoltà a orientarsi nel complesso mercato dell'energia. La mancanza di conoscenza delle norme è un altro ostacolo molto sentito. Inoltre, molte imprese percepiscono una carenza di finanziamenti adeguati per affrontare la transizione energetica a fronte di investimenti percepiti come onerosi. In generale quindi, emerge la necessità soprattutto delle PMI di maggiore chiarezza, supporto e conoscenza su questi temi, a fronte di una complessità diffusa che spesso le frena dal compiere passi verso l’ambizioso processo di transizione.
Parlando di rischio energetico. Quali sono le dinamiche complesse che le imprese devono affrontare?
Con gestione del rischio energetico si intendono tutte quelle attività, generalmente attivabili in tempi brevi, per conoscere il proprio profilo di consumo e gestire gli approvvigionamenti di energia. Il mercato dell'energia è in continua evoluzione e le PMI devono comprendere le sue dinamiche complesse per mitigare i rischi. L'importanza dei gruppi di acquisto e di strumenti di supporto è evidente, ma serve più formazione e conoscenza, oltre che costante aggiornamento. Potrebbe ad esempio essere utile considerare l'introduzione di figure aziendali dedicate, oltre che una mappatura iniziale del proprio profilo energetico e dei relativi consumi.
Tema molto attuale: CER - Comunità Energetiche Rinnovabili. Qual è la situazione in questo ambito?
Anche qui, le imprese manifestano la necessità di maggiori informazioni e lamentano una scarsa chiarezza normativa. Le CER rappresentano indubbiamente un'opportunità, soprattutto per le PMI: ogni impresa vuole però capire con che ruolo partecipare alla comunità, in maniera attiva contribuendo alla produzione di energia rinnovabile, ma anche come beneficiario o come fornitore di servizi alla CER. Anche qui è fondamentale la conoscenza e la formazione manageriale, a maggior ragione dopo la recente pubblicazione del D.M. 414 del 7/12/2023 e la ribadita centralità degli obiettivi climatici nella transizione energetica del Paese
Con il progetto DC4ET per sei mesi siamo stati a fianco delle imprese, in un percorso collaborativo. Abbiamo dialogato con manager e dirigenti per individuare insieme un modello, utile in particolare alle PMI: un insieme di metodi, obiettivi e di strumenti concreti, per una migliore gestione temporale e operativa delle tematiche energetiche in azienda. Il risultato finale sarà una roadmap con indicazioni strategiche e azioni più specifiche che ogni piccola e media impresa potrà consultare e adattare al proprio contesto specifico.
Quali suggerimenti possiamo anticipare alle PMI per affrontare queste sfide e adottare una transizione energetica efficace?
Il consiglio è quello di sviluppare una cultura aziendale orientata alla sostenibilità a lungo termine. Anche se le circostanze possono indurre a concentrarsi sugli obiettivi a breve termine, in tema energetico è essenziale adottare una prospettiva di medio e lungo periodo. Per questo, occorre prima di tutto investire nella formazione delle persone, nelle competenze, nell’educazione comportamentale. E poi l’invito a partecipare alla presentazione della Roadmap per la transizione energetica che organizziamo insieme a Fondirigenti il 14 marzo prossimo a Torino.