02
10
2023
Modelli formativi per la managerializzazione dei CdA
La ricerca promossa da Fondirigenti, e realizzata con Luiss Business School, prevede la messa a punto di modelli e strumenti per migliorare le competenze necessarie a svolgere il ruolo di Consigliere di Amministrazione all’interno delle imprese
Negli ultimi anni la ricerca accademica ha posto particolare attenzione al tema della diversità all’interno del Consiglio di Amministrazione, evidenziando che quelli con maggiore “diversity” sono più efficaci e godono di prospettive più ampie, con effetti positivi sulla performance finanziaria e sostenibile delle imprese. Alla luce di tutto ciò, molte organizzazioni stanno rivedendo i propri processi di governance, al fine di promuovere una maggiore eterogeneità e inclusione.
L’iniziativa promossa da Fondirigenti, e realizzata da Luiss Business School, prevede la messa a punto di modelli e strumenti per migliorare le competenze necessarie a svolgere efficacemente il ruolo di Consigliere, con i seguenti obiettivi:
- realizzare un’indagine quali-quantitativa volta ad individuare le competenze necessarie all’interno del CdA, con un focus specifico sulle imprese italiane, tenuto conto delle best practice a livello internazionale;
- mappare ed evidenziare eventuali skill gap che focalizzino l’attenzione sui relativi fabbisogni formativi e sulle competenze da acquisire per svolgere efficacemente il ruolo di Consigliere;
- progettare modelli formativi innovativi che riflettano le attuali tendenze e cavalchino l’ondata del digitale, sia nei contenuti sia nell’approccio formativo.
I Consigli di Amministrazione più efficaci possiedono il giusto mix di competenze al loro interno, laddove ogni consiglio deve riflettere la missione, la cultura e la strategia a lungo termine dell’azienda. Per poter valorizzare al meglio tale unicità, è importante il coinvolgimento dei soggetti interni nell’individuazione delle competenze necessarie, anche con il supporto un facilitatore che consenta di essere maggiormente obiettivi. Il progetto intende contribuire fattivamente al dibattito circa il tema delle competenze e delle professionalità richieste, con una fotografia dello stato dell’arte e lo sviluppo di strumenti che consentano di acquisire e consolidare le competenze fondamentali per ricoprire, con consapevolezza posizioni ‘top level’ nell’ambito dei CdA italiani.
Il target e le fasi di attività
Destinatari delle attività di ricerca sono 200 manager che ricoprono, o che siano in procinto di ricoprire il ruolo di Consigliere di Amministrazione in 80 imprese, aderenti a Fondirigenti e/o appartenenti ai sistemi associativi dei Soci e alla business community.
L’iniziativa prevede due macrofasi:
- Una ricognizione delle configurazioni dei CdA delle imprese italiane attraverso analisi quantitative desk: con un’attività di benchmarking delle configurazioni dei CdA in termini di caratteristiche strutturali (numero di consiglieri, indipendenza del CdA), demografiche (età, nazionalità) e cognitive (titolo di studio, esperienza pregressa) con focus particolare sulla diversità di genere, per confrontare la situazione italiana e internazionale, evidenziando le differenze in termini di composizione e individuando i principali trend. Sarà inoltre realizzata una mappatura dell’ecosistema al fine di individuare i principali stakeholder di riferimento, con una survey e interviste di approfondimento.
- Una rilevazione del livello di competenze e analisi dei fabbisogni formativi: sulla base di quanto emerso dall’analisi, è prevista la progettazione di una Board Skill Matrix e un modello di self-assessment per categorizzare le competenze dei CdA per tipologia e caratteristiche istituzionali, settoriali e aziendali, che possono avere impatti significativi sul fabbisogno di competenze. Verranno distinte le competenze hard e soft più importanti per operare nei rispettivi contesti, fornendo una rosa di competenze che gli amministratori dovrebbero possedere.
L’iniziativa porterà allo sviluppo di un modello formativo esperienziale, con una composizione modulare e ad elevata specializzazione, con l’obiettivo di fornire competenze verticali su una specifica tematica di riferimento. La modularità del modello consentirà, inoltre, la creazione di percorsi formativi individuali, sulla base delle specifiche esigenze di ciascun consigliere.
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