Il saluto di Costanza Patti. Un bilancio di questi cinque anni alla guida di Fondirigenti

Cari amici, nel momento in cui lascio la Direzione Generale di Fondirigenti a Massimo Sabatini, già Direttore Generale per coesione territoriale e Direttore dell’area Mezzogiorno per Confindustria, al quale formulo i miei migliori auguri di grande successo, un’immagine di questi splendidi cinque anni si affaccia su tutti i miei ricordi. 

Quella del progetto D20 leader, l’investimento compiuto nel 2018 sul futuro, formando cento giovani meritevoli ai valori dell’innovazione e dello spirito di servizio, perché siano i manager di domani. La fase della selezione, quella della formazione e il nostro incontro con queste ragazze e questi ragazzi, costituiscono un bello spot del cammino che insieme abbiamo percorso.

Ma il tratto distintivo del mio quinquennio da Direttore Generale sono state senz’altro le iniziative strategiche, elemento irrinunciabile per generare innovazione e contribuire alla crescita della cultura manageriale. Su industria 4.0, sostenibilità e nuove forme di lavoro si può ben dire che siamo stati dei pionieri. 

Mi piace qui ricordare il forte impulso, originale e fino ad allora sottovalutato, al potenziamento dell’immagine e del brand del Fondo, potenziando le attività di comunicazione, i rapporti con la stampa, la presenza sui social media. 

Abbiamo scelto di privilegiare esperienze prestigiose, come la partecipazione per due volte consecutive al Festival dell’Economia di Trento. Sono stati pubblicati studi e ricerche in grado di misurare in modo trasparente gli effetti dell’azione del Fondo: dall’Impact Report al Bilancio sociale d’impatto, alle indagini sulla produttività. 

Abbiamo introdotto le “quick survey”, ricerche veloci per coinvolgere gli aderenti al Fondo sui temi del momento, e raccogliere da queste indicazioni. Assai apprezzato dalle imprese è stato un format molto agile di avvisi, in grado di valorizzarne la qualità.

È vero, l’emergenza sanitaria è stata un periodo difficile anche per noi. Ma abbiamo saputo fare squadra, e inventarci un Fondo ancora più digitale e vicino alle aziende e ai dirigenti aderenti. Abbiamo saputo sfruttare però le opportunità del periodo incerto che la pandemia ci ha consegnato promuovendo le ricerche sullo smart working. Molti i webinar, gli incontri on line, ma anche gli avvisi dedicati alla resilienza e alla ripartenza, e l’impegno per le aree deboli, con il Progetto Sud.

Avevo iniziato con i giovani e chiudo questa veloce carrellata di ricordi, con il progetto che abbiamo appena chiuso sulle donne-manager, che dovranno essere sempre di più non solo per una mera logica di inclusione, ma per dare maggiore impulso alle aziende, con le loro innegabili e peculiari capacità manageriali.

Non mi resta che ringraziare il Presidente Carlo Poledrini e l’intero Consiglio di amministrazione per il ruolo di guida, nonché i soci e il Comitato promotore per le indicazioni strategiche in grado di anticipare il futuro per questi anni di preziosa collaborazione e soprattutto voglio ringraziare la mia squadra senza la quale nessun risultato poteva essere centrato.