L’indagine OCSE sullo smart working: utilizzi, difficoltà e vantaggi percepiti dalle imprese

A seguito dell'emergenza Covid-19, si è verificata in tutto il mondo una vera e propria esplosione dello smart working all’interno di organizzazioni e imprese. Il lavoro “a distanza” ha trasformato completamente il volto delle nostre aziende e nonostante le difficoltà iniziali sono molti gli aspetti positivi emersi da questa nuova modalità: in molti casi è stato possibile riscontrare un miglioramento della produttività, oltre che una migliore conciliazione fra qualità della vita e lavoro, fattori questi che potrebbero favorirne la diffusione anche in futuro.  

A tale proposito l’OCSE sta promuovendo, in questi giorni, un’indagine finalizzata a comprendere l’impatto che il lavoro agile potrebbe avere sulla performance aziendale e sulla produttività, per capire meglio in che modo le aziende stiano affrontando questo cambiamento. 

La ricerca mira a raccogliere informazioni direttamente dal mondo delle imprese, su utilizzi, difficoltà di implementazione e vantaggi percepiti dall’utilizzo dello smart working nelle aziende prima, durante e dopo l’emergenza.

Tali aspetti sono già stati l’oggetto di una survey condotta da Fondirigenti tra le imprese aderenti: in pieno lockdown (marzo/aprile) dagli oltre 800 questionari è emerso un enorme gradimento del lavoro agile da parte delle aziende (la maggioranza si dichiarava disposta a incrementarne l’utilizzo anche in futuro fino al 59%). Qui il report dell’indagine

Attualmente è in corso la seconda edizione e gli esiti finali dell’indagine saranno resi disponibili già nei primi mesi del prossimo anno, per approfondire quanto il fenomeno sia effettivamente in crescita nelle imprese. I risultati andranno certamente ad integrare i dati che emergeranno dalla ricerca OCSE, a cui è già possibile partecipare compilando il questionario online al seguente link entro il 4 dicembre.