Progetto Sud

Il Progetto Sud che Fondirigenti sta promuovendo sui territori, comprende due interventi: un incentivo di 2 milioni di euro per la formazione dei dirigenti delle imprese meridionali e un’analisi quali-quantitativa, rivolta a manager e imprenditori per analizzare gli ostacoli alla managerializzazione e individuare i principali fabbisogni e le azioni prioritarie da intraprendere per sostenere gli investimenti in formazione in quest’area del Paese.

Il Mezzogiorno sconta un grave ritardo nel proprio livello di managerializzazione con evidenti gap di competitività e innovazione rispetto al resto del Paese. Dal 2015 al 2018, secondo l’ultimo rapporto Svimez, nel Paese si è registrata una timida ripresa rispetto agli anni scorsi: un andamento che seppur contenuto ha riguardato quasi tutte le regioni italiane con una differenza marcata, a livello territoriale, con un grado di disomogeneità estremamente elevato nel Sud. Nel 2018, Abruzzo, Puglia e Sardegna sono le regioni meridionali che fanno registrare il più alto tasso di sviluppo, rispettivamente +1,7 per cento +1,3 per cento e +1,2 per cento. Segno positivo anche per Molise e Basilicata che si attestano sul +1 per cento mentre la Sicilia si ferma a +0.5 per cento. Male Campania e Calabria. La prima nel 2018 fa registrare crescita zero del Pil mentre la seconda è l'unica regione italiana ad accusare una flessione del Pil nel 2018 (-0.3 per cento). Crisi economica e occupazionale: al Mezzogiorno mancano quasi tre milioni di posti di lavoro per colmare il gap con il Centro-Nord.

Fondirigenti ha deciso di intervenire sul fronte della formazione manageriale e di lanciare un’iniziativa “ad hoc” per i prossimi tre anni, con una prima fase di indagine sui fabbisogni attraverso focus group rivolti a manager e imprenditori delle aziende interessate per la rilevazione di valori e bisogni legati agli obiettivi; diffusione di buone pratiche e supporto all’innovazione, nonché interviste strutturate ad opinion leader. Alle imprese del Sud sono inoltre destinati ben 2 milioni di euro sugli 8 che ha complessivamente investito con l’Avviso 1/2019 sulla formazione dei dirigenti: il 25 per cento del totale, dunque.  “Per agire concretamente a supporto della managerializzazione – sottolinea il presidente Carlo Poledrini - le esperienze maturate in questi anni ci confermano che gli imprenditori piccoli e medi risultano particolarmente sensibili ad iniziative che tendono a risolvere problematiche urgenti/importanti per l’azienda, come la transizione dell’analogico al digitale, che possono essere affrontate da figure manageriali. Attraverso la diffusione di buone pratiche e esperienze di successo da replicare, si creano le condizioni per il riconoscimento dell’importanza del fattore management per l’impresa”.  Le più recenti indagini confermano che la dotazione manageriale delle imprese e gli investimenti in formazione manageriale generano impatti positivi sulla competitività e sulla produttività aziendale. Industria 4.0 contribuisce in modo rilevante a moltiplicare questi effetti positivi sulle performance dell’impresa. “Abbiamo organizzato un road show con una serie di incontri sul territorio – spiega il direttore generale di Fondirigenti, Costanza Patti - coinvolgendo le associazioni di Confindustria e Federmanager delle regioni Puglia, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia con l’obiettivo di informare e accrescere il know-how dei territori, la conoscenza di strumenti e iniziative che Fondirigenti mette al servizio delle imprese e lo scambio di esperienze e buone pratiche con altre realtà imprenditoriali del Paese”.