Digitali, Sostenibili e Smart: i risultati dell’Avviso 1/2021

Sono stati pubblicati gli esiti della valutazione dei piani formativi presentati a valere sull’Avviso 1/2021. La graduatoria pubblicata oggi consente il finanziamento di 581 piani formativi, per un valore di oltre 6,8 milioni di euro a fronte di richieste per 8,2 milioni di euro. Grazie al rifinanziamento deliberato dal CdA, la graduatoria ha potuto superare il plafond inizialmente stanziato, pari a 6 milioni di euro, e finanziare tutti i piani valutati come idonei: un segnale importante, che valorizza l’innalzamento della qualità dei piani rispetto a quella riscontrata con gli avvisi precedenti. 

Per questi progetti partono ora le attività di formazione dei manager “Abbiamo scelto di rivolgerci alle imprese di tutto il territorio nazionale, alle grandi, come alle medie e alle piccole – spiega il direttore generale Massimo Sabatini – per rafforzare le competenze manageriali necessarie per raccogliere la sfida della ripartenza. La grande partecipazione all’Avviso dimostra il forte interesse delle imprese per questi contenuti, con interventi che spaziano dalla trasformazione digitale all’economia circolare, alle nuove modalità di organizzazione del lavoro: temi centrali rispetto alle grandi transizioni che il settore produttivo dovrà affrontare nei prossimi mesi”.

Tra le imprese partecipanti all’Avviso, le piccole e medie hanno superato in numero le grandi (402 piani contro 297), mentre la richiesta media di finanziamento è risultata pari a 11.700 euro, leggermente inferiore rispetto al tetto massimo previsto di 12.500 euro. Sul piano territoriale, la maggior parte dei piani si concentra nelle regioni del Centro Nord ad alta densità imprenditoriale: rispetto alle singole ripartizioni, nel Centro Nord è l’Emilia-Romagna la regione che ha proposto il maggior numero di piani giudicati come idonei, mentre al Sud è stata la Campania a distinguersi come best performer.

 

Gli ambiti di intervento prioritari

Il maggior numero di piani si è concentrato sul tema dell’open management, toccando molteplici ambiti di azione, che vanno dalla Lean Organization o organizzazione snella, che mira a minimizzare gli sprechi, all’analisi dei Big data, dalla supply chain (cioè la catena di approvvigionamento dal fornitore al cliente), al Digital marketing. La formazione in presenza continua ad essere la modalità di fruizione prediletta dalle aziende aderenti al Fondo, rispetto a quella a distanza. 

Anche i percorsi formativi relativi all’organizzazione del lavoro hanno ampliato l’ambito di riferimento, rispetto ai precedenti Avvisi, passando da interventi di tipo meramente organizzativo sullo smart working a percorsi per dotare i manager di nuove competenze funzionali a gestire il new normal: dalla leadership, al lavoro per obiettivi, ai sistemi di valutazione delle performances, fino alle tematiche della cyber sicurezza e alla gestione del rischio.

Un risultato certamente incoraggiante riguarda la sfida della sostenibilità, che viene affrontata dalle aziende con consapevolezza e maturità, riconoscendola come un valore distintivo per l’appartenenza e la crescita di una filiera, come uno strumento di orientamento e revisione dei propri servizi e come strumento per accedere a nuovi finanziamenti.

“Alle competenze su quest’ultimo tema continueremo a destinare impegno e risorse – sottolinea il presidente di Fondirigenti, Carlo Poledrini – valorizzando la sostenibilità come opportunità strategica di crescita aziendale anche nei futuri avvisi. Così come sarà rafforzata la nostra attenzione alle trasformazioni organizzative che le imprese dovranno affrontare, dalla gestione del lavoro per obiettivi, alla valutazione delle performance, al welfare aziendale. Ci proponiamo di formare dei veri e propri manager smart, in grado di gestire al meglio la fase di nuova normalità post pandemia alla quale, guardando ai risultati dell’Avviso, le imprese sono già impegnate a dare risposta”.

 

L’attenzione alla misurazione degli impatti 

Nella selezione dei Piani, è stata riservata una particolare attenzione alla valutazione quali-quantitativa degli impatti e alle modalità di misurazione, con riferimento ai cambiamenti organizzativi e alle performance dell’impresa. Anche in questo caso si registra una positiva evoluzione. Le imprese stanno progressivamente superando un approccio alla valutazione basato sulla tradizionale customer satisfaction dei destinatari a vantaggio di concreti piani d’azione da adottare al termine della formazione, con indicatori di misurazione quantitativa più sofisticati e più legati alle performance aziendali.

L’Avviso ha dunque pienamente raggiunto i suoi obiettivi di stimolo delle imprese attraverso la leva formativa, che si conferma come decisiva nella fase di uscita dalle difficoltà post-pandemia: i risultati quantitativi e qualitativi e, soprattutto, le evidenze della misurazione del ritorno degli investimenti in formazione saranno fondamentali per orientare le prossime iniziative del Fondo, a partire dai prossimi avvisi allo studio.

Graduatoria Avviso 1/2021