Competenze manageriali per la resilienza delle PMI

Favorire l’accesso alle competenze sul mercato del lavoro, con un efficace raccordo con la filiera educativa locale, facilitando ulteriormente l’accesso ai fondi interprofessionali per le imprese più piccole che oggi spesso perdono importanti opportunità di sviluppo. Sono queste le nuove sfide che attendono chi si occupa di sviluppo del capitale umano nelle Pmi, assieme alla necessità di proporre modelli formativi innovativi, in linea con le caratteristiche e i fabbisogni di tali imprese.

Il progetto di Fondirigenti, promosso in collaborazione con Assolombarda, ALDAI-Federmanager e Federmanager Pavia e coordinato da ECOLE, e ha previsto la realizzazione di un ampio ventaglio di attività di ricerca, finalizzate a raccogliere le esigenze specifiche delle PMI circa due aspetti cruciali per lo sviluppo del capitale umano a sostegno del business: 

  • l’identificazione delle competenze percepite come essenziali per affrontare le sfide poste dall’attuale scenario competitivo; 
  • la definizione di un modello efficace per l’analisi dei fabbisogni formativi e la progettazione di interventi di formazione di qualità. 

Obiettivo ultimo dell’iniziativa è stato quello di produrre una guida pratica per l’analisi dei fabbisogni di formazione e la progettazione di percorsi di sviluppo delle risorse umane destinata in particolare alle PMI, da mettere a disposizione di tutte le imprese e i manager interessati sotto forma di e-book. 

La guida si distingue per essere progettata su misura per le PMI, evitando il trasferimento acritico di processi e strumenti pensati per le grandi imprese, flessibile e personalizzabile in relazione ai diversi contesti, con soluzioni concrete, essendo basata sulla logica del “come si fa” e sostenibile in termini di tempo e complessità di utilizzo alla luce delle risorse spesso limitate a disposizione delle PMI. 

 

I risultati della ricerca 

La ricerca si è articolata nelle seguenti attività: analisi desk della letteratura scientifica sul tema delle competenze emergenti; survey estensiva su un campione significativo di imprese e manager; definizione di un modello di assessment, sperimentato su 15 Pmi del territorio attraverso un confronto diretto con i referenti per la formazione e realizzazione della guida operativa per l'analisi dei fabbisogni nelle Pmi.

Secondo i risultati dell’analisi desk, sono tre i nuclei prioritari attorno ai quali si sviluppano le competenze per la resilienza: il digitale (blue) e la sostenibilità (green) con le skills necessarie per garantirsi il futuro successo competitivo nella cosiddetta twin transition. Ad essi si aggiunge però un terzo, altrettanto importante aspetto, quello della managerialità intesa come leva strategica per accompagnare le trasformazioni in atto, in termini di gestione del cambiamento, leadership, lavoro di squadra e coinvolgimento dei collaboratori.

L’indagine sul campo ha rilevato che le competenze manageriali attualmente possedute sono ritenute dalle PMI solo in parte adeguate ad affrontare le sfide poste dal contesto competitivo (3,5 su una scala 1-5). La ‘sufficienza’ oggi non basta e il know-how manageriale rappresenta un’area prioritaria su cui intervenire tempestivamente, così come emerge ancora una grande difficoltà nel reperimento di profili tecnici ad alta specializzazione in tre ambiti chiave:

  1. AREA TECNICO-PRODUTTIVA: è senza dubbio la più critica sia a livello operativo dove mancano profili specializzati (tecnici di produzione, operai specializzati, manutentori, installatori, tornitori, saldatori, operatori di macchine CNC) sia a livello più alto dove si segnala la difficoltà di reperire profili specialistici (ingegneri e progettisti/disegnatori meccanici, ingegneri e progettisti elettrici) ma anche manageriali (quali responsabili logistica, acquisti e supply chain, manager di produzione e capi stabilimento, responsabili di R&S e di programmazione della produzione). 
  2. AREA COMMERCIALE: in questo ambito si trovano con difficoltà soprattutto professionalità capaci di far sintesi tra aspetti ‘tecnici’ e ‘commerciali’ (‘venditori tecnici’, esperti di assistenza tecnicocommerciale) oltre che area manager, product e marketing manager, business development manager. 
  3. AREA INFORMATICO-DIGITALE: in quest’area la difficoltà di reperimento riguarda sia profili tradizionali che figure emergenti, da un lato, esperti software, sistemisti, programmatori, web designer; dall’altro, esperti di automazione, additive manufacturing, IoT, digital twin, cyber security, data science & analysis, machine learning. 

Per quanto riguarda l’analisi dei bisogni formativi, il primo dato significativo rilevato è stato che quest’attività viene condotta in modo sistematico nel 54% dei casi, mentre nel 26% delle imprese ha carattere puramente occasionale, come risposta reattiva a sollecitazioni esterne o come evento casuale. La soddisfazione espressa in relazione ai processi di analisi dei bisogni nelle PMI è risultata pari a 3 (su una scala 1-5), un valore appena sufficiente. Le imprese più piccole (da 1 a 50 addetti) sono quelle in maggiore difficoltà e più bisognose di strumenti e supporto, a causa soprattutto della frequente assenza di una figura dedicata. 

Alle imprese è stato quindi chiesto quali fattori potrebbero migliorare l’efficacia del processo di rilevazione dei fabbisogni. Le indicazioni sintetizzano con chiarezza le priorità che le imprese intravedono sotto questo punto di vista: in primo luogo, avere a disposizione maggiore tempo da dedicare (58%); in seconda battuta, a parità di peso (36%) la disponibilità di competenze e di metodologie/strumenti. 

Alla luce di questi dati risulta evidente l’importanza di mettere a disposizione delle PMI un modello semplice, accessibile e adattabile che faciliti un presidio continuo e trasversale dei bisogni formativi, primo passo fondamentale per consolidare una vera cultura dello sviluppo organizzativo organico e continuo nel tempo. 

L’e-book si propone di offrire alle PMI capacità e strumenti per una più efficace ed efficiente azione di analisi dei bisogni e progettazione degli interventi. 

Qui il Link per la consultazione.