Ecco la nuova web app per mappare le aziende innovative

 

Come prima tappa è stato scelto l’Abruzzo. Fondirigenti, il Fondo interprofessionale di Confindustria e Federmanager per la formazione continua dei dirigenti, ha promosso l’Osservatorio dell’Ecosistema innovativo iniziando ad osservare cosa sta avvenendo nel tessuto industriale di Chieti e Pescara. 
I risultati sono lusinghieri, perché i tre quarti delle imprese di quel territorio (il 74% per l’esattezza) considera molto importante l’innovazione tecnologica e quasi un terzo di esse (il 30%) vi investe oltre il 5% del fatturato.

Altro dato significativo: almeno un punto positivo la devastante piaga del Covid lo ha segnato, perché l’emergenza sanitaria ha accelerato il processo di innovazione nel 41% delle imprese. Si sperimentano nuove tecnologie e nuovi processi sia cercando la collaborazione con altre imprese, sia in autonomia. La prima modalità ha il favore generale, perché adottata nel 73% dei casi, ma un quarto delle aziende (26%) ha deciso di imboccare da sola, per scelta o per necessità, la via dell’innovazione. 

Non tutto va per il meglio, naturalmente: sono necessari investimenti più mirati nell’impiego dei sistemi intelligenti per la “manutenzione predittiva”, ai quali si dedica soltanto il 6% delle imprese del territorio oggetto di analisi. E’ certamente da implementare, inoltre, anche l’applicazione dei modelli di intelligenza artificiale, di cui appena il 6% delle aziende inizia ad essere protagonista.

L’Osservatorio dell’Ecosistema Innovativo, avviato per la prima volta in Italia da Fondirigenti, si è avvalso dell’idea iniziale e della positiva spinta di Confindustria Chieti Pescara e di Federmanager Abruzzo e Molise, per scommettere sul riscatto e sulle potenzialità del tessuto imprenditoriale di Chieti Pescara. 

L’iniziativa strategica “made in Abruzzo” si è articolata in un ciclo di focus group, workshop e laboratori di testing che si sono svolti da luglio a ottobre, richiamando la partecipazione di numerose aziende e manager abruzzesi, e hanno evidenziato le skill tecnico-manageriali che nel prossimo futuro dovranno essere presenti nelle imprese. Competenze protagoniste di una web App per incrociare domanda e offerta nel mondo del lavoro e mappare le nuove skill. L’App è stata ideata e sviluppata da Explo, Spin off dell’Università G. d’Annunzio Chieti Pescara. 

Strategico il ruolo di Fondirigenti, che ha scelto di partire proprio dall’Abruzzo con il progetto pilota, come ribadisce Costanza Patti, che del Fondo è Direttore generale: “La pandemia ha messo a dura prova la capacità di resilienza delle imprese – osserva il Direttore - rendendo più urgente l'investimento sui temi dell'innovazione e della riorganizzazione dei principali processi produttivi e gestionali. Con tale obiettivo ogni anno il Fondo promuove progetti sul territorio che mirano alla creazione di modelli e buone pratiche da mettere a disposizione delle piccole e medie imprese di tutto il Paese. Il progetto dell’Osservatorio e la web App per la mappatura dell'ecosistema innovativo – continua Costanza Patti - sono interessanti soprattutto per il loro risvolto pratico: intervengono direttamente sulle strategie aziendali e sulle relazioni reciproche tra le imprese. L'analisi teorica si traduce nell'elaborazione di soluzioni concrete, mantenendo un rapporto dialettico e dinamico tra teoria, strategia ed execution”.

Dall’indagine svolta sul tessuto imprenditoriale è emersa inoltre una maggiore propensione ad innovare i processi di marketing e di organizzazione: il 44% delle aziende lo fa attraverso l’impiego costante di social e digital marketing. Al secondo posto l’innovazione dei processi organizzativi, che per il 34% degli imprenditori coincide con gli investimenti in software dedicati alla gestione degli acquisti, mentre per il 27% equivale all’acquisizione di nuovi macchinari, e un altro 27% ha investito in nuove tecnologie di automazione, più in linea con un modello industriale 4.0. Seguono per il 21% delle aziende l’impiego di software per la gestione delle risorse umane, per il 20% i servizi di network & information security e per il restante 17% i servizi cloud edge computing.