Formazione, Fondirigenti: automotive e moda guidano la ripartenza

I risultati dell’Avviso di Fondirigenti a sostegno del ‘Made in’ forniscono una rappresentazione quanto mai fedele dell’orientamento di quattro grandi settori chiave del panorama nazionale, duramente colpiti dalla crisi economica degli ultimi anni: legno e arredo, moda e accessori, automotive e turismo. Sono 154 i piani formativi manageriali presentati, per un totale di finanziamenti richiesti di oltre 2,1 milioni di euro (a fronte di 1,5 milioni stanziati): oltre le aspettative, dunque, la risposta da parte delle imprese. 

Le risorse messe a disposizione con l’avviso, chiuso il 4 febbraio scorso, sono orientate a supportare lo sviluppo delle competenze manageriali e l’aumento della competitività di queste quattro filiere. Cinque le aree di intervento formativo: si va dalla transizione 4.0, che incentiva i processi di digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale, con un occhio all’economia circolare; dal lavoro agile alla gestione del ritorno alla 'normalità' post-pandemica, fino alla riorganizzazione della supply chain, tra finanza innovativa e accesso ai finanziamenti pubblici: ambiti che, anche alla luce dell’attuazione del Pnrr, pongono le aziende nella condizione di dover rispondere all’offerta con skill dirigenziali adeguate e competitive. 

Dall’analisi dei dati, emerge una più ampia partecipazione delle grandi imprese rispetto alle Pmi. Inoltre, se le grandi imprese sono concentrate in particolare nell’automotive, le Pmi caratterizzano soprattutto il settore della moda. 

Quanto alla distribuzione territoriale dei Piani, ai primi posti ci sono Lombardia, Piemonte e Veneto. Il Sud, invece, vede la maggior parte dei Piani presentati arrivare dalla Campania. Rispetto ai quattro settori coinvolti, moda e automotive hanno raccolto le adesioni maggiori, rappresentando l’83% dei piani pervenuti. Il turismo, al contrario, deve i soli sette Piani proposti alla ridotta presenza di dirigenti nel settore e alla forte crisi che il comparto sta attraversando. Il settore della moda raccoglie maggiori adesioni in Lombardia (dove è presente un importante distretto del fashion e alta moda), mentre il Piemonte, coerentemente con il proprio tessuto industriale, si concentra sull’automotive.

La sostenibilità è l’area di intervento maggiormente prescelta e supera, per la prima volta, il tema della transizione digitale: ampio lo spazio dedicato dai piani formativi al tema del lavoro agile e a quello della riorganizzazione della supply chain, temi che proprio la pandemia ha fatto maturare in tutta la loro urgenza, mentre solo pochi piani sono dedicati alla finanza innovativa. 

L’Avviso, inoltre, oltre a consentire il consueto finanziamento di piani aziendali singoli, ha previsto - per la prima volta - la possibilità di presentare piani aziendali aggregati tematici o ‘di filiera’, con il coinvolgimento di un minimo di tre fino a un massimo di 10 imprese dello stesso settore. E se 'l’unione fa la forza', l’avviso si conferma una via virtuosa al rafforzamento delle filiere: grazie all’avviso, sono stati, infatti, attivati 15 piani aggregati: tre nell’ambito della filiera del legno, quattro nella moda e sette per l’automotive. Uno solo (nel Lazio) per il turismo. Otto piani coinvolgono aziende di regioni diverse: in totale, fanno parte di piani aggregati 62 imprese (il 40% dei Piani presentati).

La richiesta media di finanziamento è stata pari a 13.873 euro, inferiore di circa 1.000 euro alla soglia dei 15.000 euro prevista dall’avviso. Le ore complessive di formazione saranno 22.424 per 401 dirigenti, con una partecipazione media di 2 dirigenti per Piano. La graduatoria dei piani ammessi a finanziamento sarà pubblicata sul portale di Fondirigenti al massimo entro 90 giorni dal termine fissato per la loro presentazione. Le attività dovranno concludersi entro 6 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria.

"Con questo avviso - commenta il presidente Carlo Poledrini - Fondirigenti compie un ulteriore passo in avanti per fornire alle imprese, e soprattutto alle imprese dei settori del made in più colpite dalla pandemia, le competenze fondamentali per la ripartenza. Le grandi transizioni che caratterizzeranno il nostro tessuto produttivo avranno bisogno di manager con competenze nuove e flessibili, capaci di trasformare il modo stesso di essere dell’impresa: manager capaci di “pensare” in modo digitale, sostenibile, inclusivo, e di alimentare la filiera di cui fanno parte. Fondirigenti sarà al fianco delle imprese e dei loro dirigenti in questa sfida decisiva".