Tradizione e innovazione per Kiton, casa di moda italiana che punta sulla formazione

130 milioni di fatturato, il 95% del quale all'estero, 53 monomarca di proprietà in giro per il mondo, 800 dipendenti in Italia. Sono solo alcuni dei numeri di Kiton, casa di moda italiana fondata da Ciro Paone a Napoli, alla fine degli anni Sessanta.  Un’eccellenza che non ha mai smesso di investire sulla formazione di tutto il personale, in particolare, quella dei propri dirigenti.
Lo ha raccontato durante l’incontro del Road show di Fondirigenti all'Unione degli Industriali di Napoli Andrea Maria Romano, manager di Kiton e direttore della Tarì Design School. “Abbiamo utilizzato i fondi, sia quelli messi a disposizione dagli Avvisi che quelli del Conto formazione, per la trasformazione digitale dell’area manageriale dell’azienda” ha spiegato Romano.  
“Nel settore dell’abbigliamento – ha continuato – non è così scontato parlare di digitalizzazione: i robot dovranno essere davvero molto evoluti per poter lavorare sui dettagli dei capi, una vera e propria sostituzione dell’umano è praticamente impossibile”. La formazione sul digitale è però un tema fondamentale, su cui la casa di moda sta puntando molto negli ultimi anni: “Ai nostri manager servono competenze sull'analisi dei dati, sui software sap, su industria 4.0”. 
La capacità di combinare tradizione e innovazione sembra essere la chiave del successo di Kiton, che nel tempo si è dotata anche di una scuola di formazione interna, facilitando così il ricambio generazionale. “Insegnare come fare un’asola sui nostri capi per noi è fondamentale, sbagliare significa causare un danno economico enorme – prosegue Romano - su questo la tecnologia ci viene incontro: in futuro, il taglio continuerà ad essere rigorosamente fatto a mano, ma il piazzamento sarà digitale”.
La trasformazione digitale di un’azienda parte dalla proprietà, passa per i dirigenti, per arrivare agli operai: “I nostri sarti – spiega ancora Romano - sono in continua formazione, come noi dirigenti. Io ho sempre qualche nuova richiesta, nuovi piani formativi da presentare, perché sono un’occasione per aprire la mente: quando sei all'interno di un ciclo produttivo è difficile star dietro a tutto ciò che il mercato richiede di nuovo”.  
“Fondirigenti - conclude il manager di Kiton - grazie agli Avvisi che promuove ci permette di riflettere sui nostri fabbisogni e sui trend di crescita e ci stimola ad avere una visione a lungo termine che non si traduce in un intervento formativo one shot ma in percorsi ampi e ambiziosi di miglioramento continuo".